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Un grande ringraziamento a Andrea Zanfi, “supertoscano” di Grosseto, la quintessenza del viaggiatore epicureo. 
Continuo il mio girovagare attraverso le più diverse realtà enogastronomiche, tutte uniche e indimenticabili, con gente stupenda e paesaggi magici: Toscana, Piemonte, Friuli, Marche, le piccole isole del Mediterraneo, i mercati del pesce di Sicilia e più in generale tutti quei luoghi che si “raccontano” anche attraverso la loro inestimabile tradizione gastronomica.
 
Luoghi nei quali arrivo ogni volta da straniero e che imparo a conoscere lentamente, decifrando a poco a poco il carattere dei “nativi” e penetrando in nuovi e affascinanti universi enogastronomici segnati da un’unicità direttamente collegata al territorio, al clima, alla geografia, all’economia, alla storia: insomma, per dirla con una sola parola, alla vita.
 
Ogni volta è una scoperta nuova e imprevista che mi conferma nella mia ricerca, intrapresa ormai da molti anni, da quando, alla metà degli anni ’90, detti alle stampe la mia prima guida, nella quale timidamente annotavo riflessioni e pareri sui ristoranti che avevo visitato con la sincerità e l’entusiasmo proprio dei neofiti.Continuo il mio girovagare attraverso le più diverse realtà enogastronomiche, tutte uniche e indimenticabili, con gente stupenda e paesaggi magici: Toscana, Piemonte, Friuli, Marche, le piccole isole del Mediterraneo, i mercati del pesce di Sicilia e più in generale tutti quei luoghi che si “raccontano” anche attraverso la loro inestimabile tradizione gastronomica.
 
Molta acqua è scorsa via da allora, ma la scrittura non mi ha mai abbandonato, fedele archivista delle mie mille visite alle aziende, delle mie mille degustazioni, delle mie mille dimostrazioni di amore verso il vino, il cibo, il viaggio. Uno dei miei  libri - “Vivo è. I mercati del pesce in Sicilia” - mi ha portato per le mille vie dei mercati siciliani che frequentavo preferibilmente di mattina presto, quando il mercato comincia ad animarsi e, d’estate, l’aria è ancora fresca.
 
“Come in un quadro di Guttuso compaiono i grandi tonni, tolti dal cilindro di chi sa quale mago; masse enormi di tonno accosciate vicino a tranci di pesce spada, in mostra come gioielli su quei banchi, con le teste mozzate, adorne di lunghi fili di alghe verdi come capelli e le lunghe spade rivolte verso il cielo. Poco più in là, un mare di gamberetti color rosa tenue, bagnati con rapidi gesti dai “muschiddi” che, ritmicamente, tuffano le mani in colorati secchi riempiti alla fontanella comune del mercato, mentre, di fianco, su due cassette sovrapposte a mo’ di tavolino, s’arreda il banco di lavoro dello “sgusciatore”. 
 
Non si può spiegare. È una sensazione nuova, che avverti palpabile; ti senti diverso per tanta bellezza, per tanta spontaneità, per tutta questa vita colorata che ti circonda e i tuoi occhi si inebriano delle mille merci del mercato, dei mille colori, dei rossi, dei verdi, dei gialli e ogni voce ha un suo tono, una sua nobiltà che ti colpisce e ti fa pensare.
 

 visita il sito di Andrea Zanfi

 

Grazie anche agli amici della Logos engineering.